Nasce a Trieste, il 10 ottobre 1937 dove muore il 3 maggio 2013. Pittore, scultore, jazzista, trapiantato a Milano fin dal 1966, assomma alle radici mitteleuropee una precisione di rapporti matematici, rigore intellettuale e pulitezza del design, formazione culturale che gli deriva anche da curiosità percettive, frequentazione di artisti e personali predilezioni, unite a fantastiche intuizioni: dalla Bauhaus al Futurismo, dal Surrealismo all’Informale segnico e materico Negli anni Sessanta realizza opere sui transatlantici di linea Galileo Galilei, Raffaello, Oceanic, Eugenio C., scene e costumi per il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia di Trieste e per il Piccolo Teatro di Milano. Dagli anni Settanta tralascia progressivamente la scenografia e l’insegnamento per dedicarsi quasi esclusivamente alla scultura lignea, alla pittura ed alla xilografia, forme ambigue ed ambivalenti, ma sempre fedeli ad una visione provocatoria ed ironica dell’espressione figurativa. Collabora con architetti per interventi in strutture private e pubbliche: tale impegno nelle fasi più recenti in Lombardia è testimoniato a Monza, Vimercate e Peregallo. Realizza inoltre numerosi multipli d’arte per varie imprese italiane. Tra le mostre più importanti degli ultimi anni le esposizioni di Chicago, Miami, New York, Ljubljana, Atlanta, Toronto e le grandi antologiche nei Chiostri di San Domenico a Reggio Emilia e presso il Museo Revoltella di Trieste. E’ Guinness dei primati 2001 per il dipinto più grande del mondo, realizzato a Trieste nella Piazza dell’Unità d’Italia. Ha vinto il Premio delle Arti - Premio della Cultura da una giuria presieduta dallo Storico dell’Arte prof. Carlo Franza, il quale ha già scritto sul suo lavoro.