Artista poliedrica ha iniziato a esporre nel 1967 alternando nella propria ricerca formale la pittura al disegno, all’incisione e alla scultura in argilla, dedicandosi anche alla fotografia all’illustrazione e al disegno umoristico. Protagonista di numerose mostre in Italia e all’estero tra cui Kyoto, Santa Clara, New York e San Francisco tra il 95 e 97, Monaco di Baviera e Poitiers nel 2001. La sua opera è documentata da presentazioni critiche apparse su quotidiani, riviste specializzate e da due monografie: “Fumo e stelle cadenti”, presentazione di Rossana Bossaglia (1983), e “Giuliana Consilvio Il segno dipinto”, testo di Franco Solmi (1989).
Negli anni dal 1968 al 1979 il percorso pittorico e grafico di Giuliana Consilvio prende avvio da una tematica sociale con immagini che sintetizzano, nel loro evidente espressionismo, le contraddizioni del vivere moderno. La sua produzione degli anni Settanta rappresenta un capitolo di grande valenza umana oltre che artistica.
Dal 1979 inizia un periodo di approfondimento del proprio linguaggio pittorico e di ricerca del segno plastico. Sono di questi anni temi quali: “Tracce e segni della città” e “Archeologie contemporanee” che Giuliana Consilvio ha realizzato con calchi di catrame su tela. Ritrae l’ambiente, il paesaggio nella sua continua ed inesorabile metamorfosi.
Giuliana Consilvio vive e lavora a Milano dove ha una scuola-laboratorio di tecniche pittoriche, di tecniche di incisione a mano su lastra ed un propri