Aldo Famà nasce a Trieste nel 1939. Di sangue dalmata e siciliano, la sua pittura prende avvio nella seconda metà degli anni cinquanta con degli appunti veloci ed incisivi dedicati al paesaggio e condotti attraverso la tecnica ad olio con piglio postimpressionista, ma già orientati verso un impressionismo vicino alla dinamica dei fauves. Più tardi Famà si muoverà verso un infinito geometrico dalle forti, ma più controllate contrapposizioni cromatiche, segniche e compositive di valenza prettamente simbolica, redatte secondo una personalissima scala di valori.
Molto presente anche sul piano organizzativo, Famà ha fatto parte del Consiglio direttivo del Sindacato autonomo degli artisti triestini nel triennio 1978-80. Con altri artisti ha quindi dato vita nel 1982 al “Gruppo 5”, compagine nata con il proposito di sondare nuove ipotesi di indagine per la pittura e la grafica astratte. Una ricerca che l’artista persegue ormai da cinquant’anni attraverso una pratica pittorica rigorosa e meditata, intessuta di controllate contrapposizioni cromatiche e di inserti materici ottenuti con lo stesso impasto del colore, inciso e segnato come fosse un antichissimo graffito. Dal 1997, in rappresentanza degli artisti triestini, fa parte del Consiglio Direttivo del Centro Friulano Arti Plastiche di Udine.
Ha allestito 25 mostre personali ed ha esposto in oltre trecento mostre collettive edi gruppo a livello regionale e nazionale ottenendo significativi premi e riconoscimenti. Numerose anche le mostre allestite all’estero, tra cui Graz, Klagenfurt, Zagabria, Belgrado, Sydney, Melbourne, Lubiana, Stoccarda.