si sigla : NF - Nino Finamore
Nel 1927, pubblica la raccolta “Viterbo. 14 vedute disegnate e incise da Nino Finamore”, Roma MCMXXVII.
Nel 1928 prende servizio a Bologna alla Soprintendenza di Antichità per l’Emilia e Romagna.
Nella primavera del 1932, espone alla Prima Mostra dell’Incisione Italiana Moderna, a Firenze, con le acqueforti: Via dei Mattioli a Perugia, Via San Francesco a Città di Castello.
Nel 1932 figura alla Mostra “Les xjlographes Italiens et Belges”,8° Salon de l’Association des Xylopraphes Belges, a Bruxelles (Belgio).
s.d. (1933 c.) - POMPEI - Vedute disegnate e incise nel legno da Nino Finamore (cartella con 6 xilografie)
Nel 1933 figura alla Mostra “Esposizione italiana del bel libro della illustrazione e del manifesto illustrato”, presso il Palais de Beaux Arts, a Bruxelles (Belgio).
1933 - Ermindo Campana, Nino Finamore, incisore. Il Mattino di Napoli, 12 dicembre 1933 XII. (su Quaderni Ratta, n. 8/9, 1935)
1934 - Mostra d’Arte Italiana in Germania,
Nel 1935 pubblica la raccolta di versi “La fonte della Rupe”, arricchita anche di sue illustrazioni xilografiche.
Nel 1936 figura alla “Mostra dell’Incisione Italiana Moderna”, presso Padiglione delle Esposizioni, ad Abbazia. (primavera).
Illustra nel 1937 con sette tavole xilografiche originali, più la copertina, occhietto, antiporta, frontespizio, 6 Fregi e 4 testatine, il volume di Giuseppe Lipparini, Ermiòne. Tragedia. edito a Bologna, per Nicola Zanichelli.
Nel 1939 figura alla “Mostra del Bianco e Nero e del Libro”, a Budapest.
Nel 2003 vengono esposte le sue xilografie: Nel porto di Bari (Il Duomo) (fine anni Trenta), Nel porto di Bari (Il Castello). nella mostra a cura di Alida Moltedo Mapelli, “Paesaggio Urbano. Stampe italiane dalla prima metà del ‘900 da Boccioni a Vespignani”, che si tiene dal 25 settembre al 23 novembre, nella Calcografia di Roma.
La Calcografia Nazionale di Roma, conserva sue incisioni originali,
Sue xilografie al Museo della Xilografia di Carpi.