È scomparso a 68 anni Antonio Gonzato, pittore, incisore ed affrescatore. La sua arte sopravviverà e rimarrà sempre a Caldiero, dov’è vissuto. Gonzato era depositario di antiche arti: l’incisione e l’affresco, appresi all’accademia Cignaroli di Verona. In paese resteranno i suoi quadri, molti ispirati alla Lessinia e rivivere il suo talento nel polittico che affrescò, tra il 2000 e il 2010, rivitalizzando l’antico capitello tra via Rivafonda e via Lavandari con le effigi della Madonna, di Cristo e dei santi Giovanni Battista e Sant’Antonio da Padova. È firmata da Gonzato anche la pala d’altare con la Madonna della Neve per l’omonima cappella, che dipinse nel 1996. L’apice della sua carriera artistica Gonzato lo raggiunse nel 2013, quando, su commissione dell’ordine dei Camilliani, dipinse la tela «Il sogno di San Camillo», per il 400° anniversario di San Camillo De Lellis: la tela venne esposta in Vaticano. Gonzato è stato artefice e promotore di moltissime iniziative, come la Rassegna di pittura e scultura per 26 edizioni. Nel 1992 è stato promotore del Concorso nazionale di pittura estemporanea «Caldiero e le sue Terme». L’ultimo saluto a Gonzato, che perse l’amato fratello solo 3 anni fa, sarà oggi, alle 15.30, nella chiesa di Caldiero, con una rappresentanza dell’amministrazione comunale. «È una grave perdita per Caldiero», dice il sindaco Marcello Lovato, «perchè Antonio è stato promotore di molte iniziative culturali ed ha saputo rappresentare, nelle sue opere, la quotidianità del nostro paese e delle nostre vallate». •