La formazione artistica di Giorgio Groppi affonda le radici all’Accademia di Brera a Milano dove Groppi fu allievo di Marino Marini.
Numerose le statue realizzate per chiese piacentine, dal bellissimo crocifisso collocato in Duomo (così come la statua della patrona Santa Giustina), al bronzo di San Savino, nell’omonima basilica, al Padre Pio collocato nella chiesa della SS. Trinità.
Una grande statua di San Colombano è situata nell’Abbazia di Bobbio ed un monumento equestre a Sant’Antonino è collocato nella piazza di Travo.
Suoi sono anche i Crocifissi posti nelle absidi della chiesa quattrocentesca di S. Domenico a Borgotaro e di quella romanica di S. Donnino a Piacenza. Altre Crocifissioni sono nel Santuario della Madonna della Quercia di Bettola (Piacenza) e nella chiesa di Santa Francesca Cabrini a Codogno. Un suo Crocifisso è stato donato da Papa Giovanni Paolo II ad una chiesa di Cracovia ed in occasione della visita del Pontefice a Piacenza, nel giugno 1988, il Santo Padre indossò una Croce realizzata proprio da Groppi.
Forse le opere più rappresentative della sua arte sono i cavalli feriti come quello collocato nel giardino comunale di Campione d’Italia, primo bronzo di un museo all’aperto destinato ad accogliere opere dei maggiori scultori internazionali contemporanei. Un altro cavallo ferito orna la sede della fu Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza. L’opera forse più nota ai piacentini, grazie alla sua collocazione e il Don Chisciotte collocato nel giardino della Galleria Ricci Oddi, al cui interno si trova un’altra opera di bronzo dedicata al patrono Sant’Antonino.