Lydia Lorenzi, padre musicista, vive a Ranica in provincia di Bergamo ove si è formata artisticamente nella prima metà degli anni Ottanta. Nel 2000 uno stage nelle cave di ardesia a Molini di Triora rafforza la sua sensibilità per la scultura. Artista polivalente opera non solo in pittura e scultura, ma anche nella grafica e fotografia, a partire dagli anni ‘90, conta molte esposizioni in ambito Nazionale e Internazionale. Nel 2009 è finalista nel concorso Scultura nella città - Progetti per Milano, promosso dall’Assessorato alla Cultura e dalla Commissione Artistica del Museo della Permanente, Milano; 2011, 54a Mostra Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia - Padiglione Italia, curata da Vittorio Sgarbi a Milano, Torino e Viterbo; 2014 Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma, inaugurata da Daniele Radini Tedeschi e Achille Bonito Oliva, Università degli Studi La Sapienza; 2015 Grazie Italia, 56.Biennale di Venezia, Padiglione Nazionale Granada e Guatemala; 2017 Testo critico monografico a cura di V. Sgarbi, con stampa di opere per la sua collezione; 2017 Premio Fiorino d’argento, Firenze, sez. scultura.
Le sue opere sono anche recensite da Paolo Levi, Angelo Crespi, Ugo Perugini; nell’Atlante dell’Arte Contemporanea, Edizione 2017, De Agostini Editore, a cura di Stefania Pieralice e nelle pagine dedicate alla Scuola di Bergamo “Notazioni d’Artista” del bimestrale “La Rivista di Bergamo” Grafica e Arte.