GIUSEPPE MORGHEN
Napoli, ultimo decennio del XVIII secolo - attivo a Roma fino al 1840 ca.
Incisore di figure e di topografia.
Giuseppe è un altro dei figli di Guglielmo, attivo come incisore nel campo cartografico. Avviato in giovanissima età all'arte dell'incisione, nel 1809 fece domanda di assunzione, col fratello Luigi, nella Stamperia Reale (ASN, Ministero della presidenza, fs. 734/170). Dopo questo tentativo, peraltro fallito, ripiegò sull'incisione cartografica, allora fiorente presso il Burò topografico murattiano. Il periodo durante il quale lavorò nell'istituzione topografica è invero molto breve: dopo alcuni anni di apprendistato fu ammesso, nel 1815, in qualità di incisore ma, come accadde per altri impiegati, per ristrettezze di bilancio fu nominato, due anni dopo, incisore soprannumero di prima classe con lo stipendio dimezzato (22 gennaio 1817).
Collabora nel 1829 con numerose acqueforti al tratto, all’opera di Erasmo Pistolesi, Il Vaticano descritto ed illustrato da E. P., con disegni a contorni diretti dal Pittore Camillo Guerra, (880 tavole incise in rame), 8 volumi, Roma, Tip. della Soc. Editrice.
1836-1837 - L’Ape Italiana delle Belle arti. Giornale dedicato ai loro cultori ed amatori, Anno III, Volume Terzo, Roma, Tip. Salviucci, tav. V, XXXIV
1838 - L’Ape Italiana delle Belle arti. Giornale dedicato ai loro cultori ed amatori, Anno IV, Volume Quarto, Roma, Tip. Salviucci, tavv. XVII,