Rodolfo Alvarez Santalo nacque a Larache nel 1933 e morì a Granada nel 2008. Nel 1968, Alvarez Santalo lavorò all'Hospital de la Merced di Osuna come medico-urologo. Nonostante la sua formazione fosse da autodidatta, aveva una profonda conoscenza della storia dell'arte e osservava le copertine dei romanzi illustrati da Riera Rojas e Peñarroya. Fece parte della scuola di pittori di Malaga con Chicano, Barbadillo, Peinado, Brinkman e Alberca.

Nel 1973 pubblica in Italia una cartella con 5 litografie, di tema politico, i fogli portano il Timbro a secco Comune di Verona Musei d'arte. Edizione totale: 60 numerate da 1 a 50 + I a X (+ p.a.). Edizioni del Cappello, Verona. (firma: Rodolfo).

Durante la transizione politica spagnola, Alvarez Santalo realizzò delle vignette satiriche su ABC de Sevilla tra il 1976-1979. Negli anni successivi, fu autore di numerosi manifesti per la Fondazione per la Cultura del Comune di Osuna, di cui fu anche consigliere culturale, oltre a realizzare opere per il Ministero della Cultura e dell'Ambiente della Giunta de Andalusia.
Nella sua pittura, Alvarez Santalo reinterpretò il drammatico passato della Spagna, attraverso i grandi personaggi della storia e della cultura spagnole. Dipinse in modo espressionista personaggi quali Dalí, Picasso, Manolete, Sánchez Mejías e Machado Álvarez, includendo anche alcuni elementi surreali e cubisti. Santalò morì a Granada nel 2008.