DINO VILLANI
Nasce a Nogara (VR), il 16 agosto 1898, muore a Milano, il 13 marzo 1989.
Nel 1929 Cesare Ratta lo inserisce nella sua prestigiosa pubblicazione “Acquafortisti Italiani” e sul volume “L’incisione originale sul legno in Italia”,.
Nel 1930 si trasferisce a Milano dove, è Consigliere Delegato della Soc. “L’Ufficio Moderno - La Pubblicità” editrice di riviste di organizzazione aziendale e pubblicità, con Guido Mazzali. Con Tramelloni, Lenti, Di Fenezio, Mazzali, Villani fonda il “Gruppo amici della Razionalizzazione”. Nel 1934 è assunto come Direttore dell’Ufficio pubblicità presso la Soc. Motta la più importante industria dolciaria italiana. Partecipa alla numerose esposizioni presso il Palazzo della Permanente di Milano, alla “Seconda Quadriennale Romana”; alla “II Mostra Internazionale d’incisione in legno” a Varsavia, alla “Prima Mostra Nazionale della Xilografia di Carpi; alla “Rassegna dei Premi Suzzara” alla Casa del Mantegna di Mantova.
Nel 1946 pubblica a Milano il volume “Oltrepo’”. Pur vivendo a Milano, Villani inventa il “Premio Suzzara”: dal gennaio 1948, grazie all’appoggio di Tebe Mignoni, Sindaco di Suzzara, che inaugura ufficialmente il 22 agosto. Villani è anche tra i partecipanti. Nel 1952 con Orio Vergani ed alcuni amici fonda l’Accademia Italiana della Cucina. Dal 1954 è docente all’Università Bocconi di Milano per la Tecnica Pubblicitaria nel “Corso postuniversitario per la preparazione dei quadri dei dirigenti aziendali”. Nel 1956 gli viene assegnato il Premio “Vita di pubblicitario”. Nel 1958 inventa la straordinaria “Festa della mamma”; nel 1962 crea la “Festa di S. Valentino”. Presso la Casa del Mantegna di Mantova, dal 2 al 16 maggio 1964, una sua mostra personale intitolata “Le xilografie del Po”, la stessa mostra viene trasferita a Piacenza nei locali della “Famiglia piasinteina”. Lo stesso anno parte la sua iniziativa rivolta alla ristorazione dei “piatti del buon ricordo”.Per iniziativa del Comune di Ostiglia inaugura una Mostra personale il 7 maggio 1965; allestisce a Revere la sua collaudata “Mostra delle xilografie del Po”.. A cura dell’Assessorato al Turismo del Comune di Milano, nel 1978, viene realizzata la mostra “Omaggio a Dino Villani”
A pochi mesi dalla morte gli viene dedicato il “XXIX edizione del Premio Suzzara” che dopo dodici anni di silenzio ritorna a vivere. Premio Eridano 1989 alla memoria per la valorizzazione della pianura padana. Nell’aprile 1991 iniziano a Suzzara, con la presentazione di vari volumi, le “Manifestazioni in Omaggio a Dino Villani”; lo stesso mese si tiene all’Università Cattolica di Milano, un incontro dibattito sulla figura di Villani, ed una “Mostra Omaggio”, gli viene organizzata nell’ambito del “XXXI Premio Suzzara”, settembre-novembre. Nell’ambito della “VI Biennale della xilografia contemporanea” di Carpi, del 1991, gli viene dedicato una “Mostra Omaggio”. Nel 1992, viene istituita, presso la Villa Strozzi, a Palidano di Gonzaga, la Galleria “Dino Villani”. Nel 1996 al “36° Premio Suzzara”, viene presentato nella Sezione “Opere del Premio Suzzara 1948-1953”. È tra gli artisti inseriti nella Mostra “Il disegno mantovano” che si tiene dal 2 dicembre 1997 al 10 gennaio 1998, presso la Galleria Arianna Sartori - Arte di Mantova.
In occasione del centenario della nascita, la Galleria 2E, e l’Associazione Amici del Premio, nel 1998, la Mostra Antologica “Omaggio a Dino Villani:.
Nel 2001, figura, alla Mostra “La xilografia a Mantova nel ’900”, presso la Pinacoteca Comunale di Quistello. Sempre nella stessa Pinacoteca, è inserito alla rassegna “Po-etico”. L’8 dicembre dello stesso anno, la Soc. Coop. “Fera dal Palidan” inaugura ufficialmente la nuova Pinacoteca di Palidano di Gonzaga, con il trasferimento dell’intera “Donazione Dino Villani” di 228 opere. Contemporaneamente, figura alla mostra “Il Po in controluce, arte padana, alluvione e dintorni”, presso il Complesso degli Olivetani - Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo. Nel 2004 gli eredi del maestro Dino Villani, donano l’intero corpo delle matrici xilografiche ad Adalberto Sartori di Mantova, per la conservazione e la valorizzazione della sua importante e consistente opera xilografica.
Sue opere e notizie bio-bibliografiche sono inserite nel Dizionario d’Arte Sartori.
Sito internet: www.dizionariodartesartori.it